La paura dei sintomi o malattie, 3 metodi base per iniziare a gestirla

la paura si sa è utile alla sopravvivenza, evita di mettere a rischio la vita

La paura dei sintomi o malattie, 3 metodi base per iniziare a gestirla

 

Quando non viene gestita diventa un problema e creare più danni che benefici. Di paura si muore, pensate a che strage fa il panico, muore più gente calpestata e schiacciata o annegata di quella che farebbe la calamità come il fuoco o l’acqua. Prendiamo il caso dei disagi o dei sintomi che minano il nostro benessere, la paura e l’ansia eccessiva di non sapere può diventare un problema peggiore del sintomo; cosa potrà mai essere, non sarà un brutto male?  

Mi ricordo del corso che feci tempo fa sulle paure. Bisognava scrivere su un foglio un elenco delle paure che avevamo partendo da quella più grande sino a quella più piccola. C’era una mia vicina di corso che finito il tempo non aveva scritto nulla, allora incuriosito le ho domandato con aria seria e un po’ ammirata: 

“ che fortunata che sei, non hai paura di nulla.” Lei mi ha risposto con voce flebile:  “ in verità ne ho talmente tante che non so quale scrivere prima.” 

Purtroppo non si riesce a gestire con la ragione e la razionalità le paure, perché queste vengono dall’inconscio, dalla parte più istintuale e atavica di noi. Tecniche, corsi, stratagemmi vari fanno difficoltà  ad incidere  sull’inconscio, allora che fare?

Quel che temiamo più di ogni cosa, ha una proterva tendenza a succedere realmente. THEODOR ADORNO

Punto 1 riconoscerla è il primo passo, se non mi accorgo che parte dei miei comportamenti sono guidati e condizionati da una paura eccessiva come potrò mai cambiare e migliorare?

Punto 2 Accettala, se non la accetti non riuscirai mai a gestirla, è una compagna di vita utile e indispensabile in altri momenti. Non combatterla, ogni cosa che si combatte le si da forza, si disperdono inutilmente energie.

Un conoscente incontrato nei viaggi organizzati da lui, erano tutti in posti particolari, cioè erano sempre in luoghi dove si poteva arrivare in auto o in nave. Ho scoperto poi che aveva paura di volare. Aveva fatto tutti corsi possibili per superare questa paura, il suo desiderio era poter finalmente andare in vacanza in posti lontani. Il paradosso è che gestiva una agenzia di viaggi! Spesso aveva biglietti omaggio per località esotiche e attraenti che mi mostrava sconsolato. 

la nostra luce, non la nostra ombra, quella che ci spaventa di più. NELSON MANDELA

Punto 3 Disidentificati dalla paura o dall’ansia, cioè lascia che stia vicino ma non dentro di te, lei è lì e io sono qui e la osservo. In questo modo, distaccandomi, riesco a gestirla meglio. Certo non ci si può improvvisare dall’oggi al domani, bisogna imparare nelle piccole sfide quotidiane, cercando di affrontarle gradualmente in modo tale che quando arriva un momento importante si rimanga calmi senza reagire atavicamente.  

 

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foto di milkbook