La mia dipartita


La mia dipartita

Eppure, riflettendoci sopra, mi aveva sempre stupito come si potesse parlare di tutto e spesso di progetti futuri, di cose che "forse" accadranno e si evitasse di parlare di un evento che invece sicuramente accadrà. E' una certezza ancora più vera del sorgere e del calare del sole che accade puntualmente ogni giorno.

Compagna sincera e presente sin da quando veniamo concepiti il cui nome viene pronunciato con difficoltà, a volte anche per evitare di ferire il prossimo e se stessi, ci segue come un ombra, l'abbiamo chiamata morte.

Ogni tanto si mostra e scopre il suo volto e per colui che ha il coraggio di guardarla nulla è più come prima, ogni cosa ne risulta trasformata con un'importanza diversa nella scala di valori. Molte cose da fondamentali diventano relative, si riscoprono affetti trascurati, valori dimenticati e si diventa più veri. 

Su tutte le tombe dovrebbe essere scritto: non piangetemi perchè sono morto, ma perchè avei voluto dirvi una cosa, una sola, e non ho trovato il modo.  MAURO PARRINI

La sua sincerità ci contagia e ci strappa le maschere sotto cui ci nascondiamo con timore, se riusciamo a sopportare il suo sguardo potremo accedere al regno di coloro che hanno superato la paura, gli uomini del nuovo paradigma. Costoro pensano a lei ogni giorno, continuano a fare progetti ma senza dimenticarsi che è il presente l'unico momento che conta perchè è il solo che esiste. 

Non vi è passato nè futuro che li possono ingannare con le loro illusioni effimere. Senza paura potranno vivere i sogni in libertà cercando si di realizzarli ma non per via diretta, senza rincorrerli affannosamente, ma seminando le intenzioni nel loro orticello e curarli e innaffiarli con amore dandogli il tempo di germogliare e fiorire quando la stagione sarà quella giusta. 

Immagino il mio funerale senza lacrime, senza fiori, con la leggerezza nel cuore di chi mi ha conosciuto perchè sa che ci rivedremo e dopo la cremazione, per fare spazio e non stare allo stretto, vorrei essere dissolto nel vento di una giornata soleggiata, quando il cielo è azzurro turchese per andare dove vorrà lui, magari vagare in posti diversi e continuare ad osservare il mondo in mutazione costante. 

Quando si muore si ha ben altro da fare che di pensare alla morte. ITALO SVEVO

Bisogna essere sempre pronti perchè non sappiamo quando lei ci chiamerà, per questo bisogna ricordarsi di vivere ogni giorno come non ci fosse un domani per potersi sorprendere ogni mattina e celebrarla.

Qui ci viene in aiuto la preghiera che come un esercizio giornaliero ci abitua a tornare dentro di noi per domandarci se ci siamo preparati. Teniamo sempre pronta la valigia per il viaggio e riempiamola di gratitudine per il cammino fin qui percorso, di perdono per i torti subiti, di compassione per il dolore altrui.

foto di lacrepanelmuro